mercoledì 31 dicembre 2014

Ad ogni fine anno

Ogni volta era la stessa storia. Ad ogni fine anno o inizio, dipendeva dalle prospettive, si ripeteva ad alta voce che quello sarebbe stato un nuovo anno, quello giusto, una rinascita. 
Andare via da quel posto che ormai era diventato una prigione, confortevole sì, ma pur sempre una misera prigione. Le facce erano sempre le solite. I giri sempre gli stessi. Gli amanti a turno cambiavano fino ad iniziare di nuovo il giro.
Le sere di fine anno per lui erano uno strazio. Percepiva intorno un’atmosfera che non sapeva bene definire ma certamente era diversa da quella degli altri giorni. C’era un via vai frenetico e inspiegabile. La gente correva via quasi come topi che scappano in direzioni improvvisate solamente per sfuggire a qualcosa. 
Lui osservava, con le mani in tasca per proteggerle dal freddo gelido che si era palesato stranamente nella notte. Il giaccone ben chiuso, l’aria infreddolita.
Le luci del Natale andato erano al loro posto ancora per poco. Dai balconi si intravedevano alberi festanti e persone affaccendate. 
Prese il lungo viale dritto e con passo lento si avviò verso casa. 
Erano già le 21:00 ma sembrava notte fonda. Le strade deserte più silenziose del solito erano perfette per riflettere, ancora un attimo, ancora una volta.
Arrivò sotto casa. I parcheggi erano vuoti. In lontananza si udivano schiamazzi e risate. Si guardò intorno e dopo un attimo di esitazione aprì il portone. Chiamò l’ascensore. Si fermò al quarto piano. Suonò e una voce dall'altra parte chiese chi fosse. Rispose “Io”. La porta si aprì. Lui porse verso l’altra persona una bottiglia di vino rosso e accennando un sorriso entrò, chiudendosi la porta alla spalle. Facendo come ogni anno finta che tutto fosse al solito posto.




  MrLuis

lunedì 29 dicembre 2014

25 Dicembre

Appena posò il bicchiere sul tavolino si accorse che era già mezzanotte. I vetri erano appannati e non permettevano di vedere molto al di là. L'albero, pieno zeppo di luci, lampeggiava forsennatamente. La luce soffusa rendeva la stanza stranamente calda e accogliente...Si guardò intorno. Accese un'altra sigaretta. Si versò da bere e contò velocemente le cicche dentro al posacenere. Poi cominciò a pensare al passato rendendosi conto che i ricordi erano sbiaditi e a tratti confusi. Si confondevano e si aggrovigliavano. Pensò allora sorridendo che forse era meglio smetterla di andare indietro coi pensieri. Non sarebbe servito a nulla. 
Sorrise di nuovo. Riempì ancora il bicchiere. Aprì la prima pagina di quel nuovo libro e si immerse in quell'ennesima storia


   Mrluis

lunedì 8 dicembre 2014

Tra il Pianoforte e il Pianista


La barba grigia rifletteva gli anni andati in giro per il mondo. I passi e i gesti erano lenti e stridevano sempre con quello che c'era intorno. La pipa poggiata sul posacenere quasi aspettava insieme a lui il momento di andare verso un nuovo spettacolo. 
Il teatro quella sera sarebbe stato colmo, la star era di quelle in voga, ma poco importava...Ogni volta, in quelle sere, tornavano in mente i tanti teatri visti, la gente che applaudiva, l’artista di turno, i grandi nomi in cartellone e le stelle magari soltanto incrociate solo per brevi istanti. I ferri del mestiere erano già pronti nella borsa sgualcita dal tempo. L'ultimo sorso al caffè che si era nel frattempo freddato e via,  col passo lento di chi compie un rito uguale nel tempo. 
Il palco quasi pronto e il pianoforte imponente e lucido era in scena, defilato, si faceva  notare ugualmente. La  platea  assente marcava il silenzio che da lì a poco sarebbe stato rotto dalle ovazioni. Una boccata alla pipa, lo sgabello da regolare, lo sguardo veloce e poco attento a tutto quello che era intorno e quel feeling da creare in breve tempo che non tutti avevano il piacere di avere. 
Il suono perfetto da trovare, l'accordatura giusta per far sognare. Gli ultimi due minuti da soli. L'ultimo saluto prima di andare in scena, un'armonia accennata. Tutto perfetto.
La pipa si è spenta, la valigia di nuovo chiusa, gli arnesi ben riposti. Lo spettacolo sta per iniziare.


   Mrluis