sabato 27 settembre 2014

Vuoto



Andavo avanti e indietro
continuamente
per un corridoio stretto e lungo
La bottiglia in una mano
e l'altra vuota
come le tasche,
l'agenda,
le valige,
il frigo,
la dispensa,
il barattolo di marmellata,
la scatola di fiammiferi
Andavo avanti e indietro
La schiena dritta
Il passo morbido
E la bottiglia vuota


     Mrluis

lunedì 22 settembre 2014

Dritto e Rovescio


Dritto e rovescio
non sempre in quest'ordine
Interminabile partita
a suon di colpi 
leciti o meno
Chi è il campione?
E il perdente?
Chi prova e chi non riesce
Chi sbatte una porta 
per fare solo rumore
Andare di fretta 
all’ appuntamento sbagliato
Trovare già chiuso 
prima di bussare
Un dritto
Un rovescio
L'interminabile partita
Chi gioca al dottore
e chi all'artista
Si sente invincibile
solo al computer
Il critico e il cantante
Il padrone e lo schiavo
I posti in prima fila
nella zona fumatori
Il dritto e il rovescio 
 e l' interminabile partita


  Mrluis

giovedì 11 settembre 2014

Erano appena le 23



Erano le 23:00 di una delle tante sere d'estate di inizio luglio. Una sera insolitamente fresca e con la familiare atmosfera autunnale di  quel solito posto uguale a se stesso da ventitré anni almeno. Forse qualcosa era cambiata ma certamente in peggio... Le strade erano vuote e i soliti volti riempivano il solito locale alla moda ma sudicio e vuoto dentro. 
La sua ombra comparve come d’improvviso, defilata come sempre, scendeva verso l' unico bar a buon mercato e forse ancora aperto che si trovava a due passi da casa. L'aria era quella di chi era perennemente sfatto anche nell'anima. Il passo lento e incerto, il fisico appesantito e i capelli lunghi e unti. Gli occhiali dalla grossa montatura gli davano quell'aspetto d'artista retró. Non aveva ormai molto da dire ma nei pochi momenti di lucidità la sua testa riusciva ancora ad elaborate pensieri raffinati benché utopistici. Passava le giornate a farsi, senza una logica ben definita, l'unica certezza erano i demoni perenni  che lo tormentavano, nel  ricordo di un'infanzia mai vissuta e di persone care troppo presto andate vie. 
Il corpo cominciava a presentate il conto e vacillava sotto i colpi di acciacchi che si sarebbero inevitabilmente ingigantiti. Ai margini di una società bigotta regredita ad uno stato non ben definito la sua figura strideva... Chissà quante cose aveva visto nei suoi quasi cinquant'anni, che certamente erano stati intensi nella loro folle logica autodistruttiva... Erano le 3:00, il silenzio in quel momento rendeva quel posto quasi sopportabile. Il bar nel frattempo aveva chiuso, la bottiglia era vuota, la strada vista dalla prospettiva opposta sembrava  marcare il ritorno stanco e affannato di chi aveva forse, la consapevolezza di abbandonare presto quell'inferno.


   Mrluis