lunedì 30 dicembre 2013

Ancora

Ancora un tiro di quel sigaro lercio
Ancora mutande da togliere
I volti sorridenti ed ebeti
Il malcostume celato maldestramente
Strascichi di profumo a buon mercato
Ricche in minigonna e falsi hippie
Il volto tumefatto della paranoia
Un panettone fatto fuori con ingordigia
La pancia gonfia
La bottiglia di vino bianco in mezzo alla merda
Il cervello che si spegne
La polvere sul tavolo
La luce ancora accesa
Quei fottuti stronzi a convenienza
Tiro un sospiro
Leggo l'ultima riga
Spengo la luce,
e mando tutti affanculo
ma sottovoce


Mrluis

venerdì 6 settembre 2013

B.B. Big e la sua musica

B.B. Big
un musicista coi fiocchi! 
Si era fatto il culo negli anni, 
tanta fatica, 
molta passione 
e un pizzico di dote innata.
Era diventato un grande musicista, 
suonava con la band di turno,
teneva banco ad ogni incontro fra amici, 
suonava, suonava, suonava, 
non aveva nessun problema,
tranne essere pesantissimo con chi malauguratamente 
si trovava a dover suonare con lui in una serata di relax 
Le mani veloci sulla tastiera 
e una voce brutta coperta dalla bravura acquisita. 
B. B. Big girava l'isola, 
una sera qui una sera li, 
l'altra non si sa con chi, 
ma alla fine la tariffa che finiva nella sua tasca 
era sempre la stessa,
e a lui importava di questo.
B.B. Big era un grande musicista, 
un grande professionista, 
un grande maestro di musica,
senza alcuna anima

lunedì 26 agosto 2013

Brumilla la nera

Brumilla la nera era un tipino niente male,
certo non era bella ma piaceva,
era piccola e nera
peró catturava l'attenzione di chiunque si trovava sulla sua strada,
era estroversa e anche un po' viziata
si annoiava facilmente e prediligeva la comoditá di un appartamento
e magari un comodo divano
alle scorribande campestri.
Era golosa ma educata,
aspettava sempre pazientemente
Brumilla la nera era affettuosa
e ogni tanto sopra le righe,
amava la compagnia anche di chi non somigliava per niente a lei
Brumilla era nera
ma non incuteva paura,
quella piccola chiazza bianca sul petto
sembrava essere lì per smorzare l'aspetto oscuro che dava a chi la incontrava
Brumilla la nera
era di gran compagnia,
sicuramente meglio di un essere umano qualunque

domenica 25 agosto 2013

Il caso problematico di Terry Wilkyns

Terry Wilkyns si affannava ad aggredire la scala sociale,
faceva di tutto per apparire migliore,
fumava sigari  per darsi spessore,
comprava tabacco pregiato,
vestiva giacche e completi impeccabili.
Terry voleva,
voleva arrivare al top
La barba ben curata,
la scrivania di legno massello,
l'attenzione ai rialzi dello spread
Terry parlava e straparlava,
voleva essere qualcuno,
era anche esibizionista,
sicuro di sé.
Terry Wilkyns voleva arrivare in alto,
bruciando qualsiasi tappa,
sembrava la caricatura di un cinquantenne
Terry si circondava di foto di miti:
del cinema,
della letteratura,
della musica,
ma il suo fascino non si avvicinava minimamente a quello dei personaggi ammirati;
e più voleva scalare i gradini,
diventare qualcuno
e più andava giù,
prendendo le sembianze di uno strano essere buffo e fastidioso
Terry  si sentiva grande
ma ogni giorno non appena il computer si spegneva,
di Terry non si ricordava più nessuno

giovedì 15 agosto 2013

Jeppy dallo sguardo ammaliante

Jeppy aveva lo sguardo annoiato,
il corpo dinoccolato
e gli occhi che quasi si scontravano.
Andava in giro in mezzo alla gente,
non sentendosi parte di quel giro vorticoso
e sempre uguale a se stesso
Jeppy il biondo,
sembrava non guardare mai nel medesimo posto,
ammoniva tutto e tutti,
ne aveva una nuova ogni giorno per qualcuno,
combatteva il mondo con la sua tastiera
ma ti salutava affabile quando ti notava
Jeppy dallo sguardo ammaliante,
ti strappava una risata
mentre solo,
dinoccolato,
con gli occhi pericolosamente vicini tra loro,
si mischiava ad una folla che non voleva capire,
con lo sguardo che sembrava ogni volta focalizzare il lato sbagliato
Jeppy dallo sguardo ammaliante,
con strabica visione,
guardava il mondo che gli stava intorno

mercoledì 7 agosto 2013

Gianny l'allibratore

Gianny l'allibratore era un tipo tosto,
almeno lui credeva di esserlo
La pelata sempre lucida,
l'anello evidente al mignolo
e la barba ben rasata,
occhiali neri avvolgenti e vestito impeccabile,
all'occorrenza infradito e pantalone in pendant con la t-shirt rosa fragola.
Il cane minuscolo e inutile,
un triste accessorio
Gianny era così, tosto e sfacciatamente alla moda,
la sigaretta in mano,
il bmw splendente parcheggiato al centro della piazza
Gianny si sentiva bello,
trattava d'affari in qualsiasi momento
che fosse un matrimonio o un pranzo fra amici
ad alta voce e che voce!
Gianny aveva una donna che si faceva notare
abbronzatura omogenea e le unghie di un colore sgargiante
ben limate
Le scarpe fuxia dal tacco esagerato
e le paillettes agli occhiali, luccicanti come il sole
Gianny l'allibratore parlava alla sua donna con voce sicura
e mostrava tutto il suo intelletto con facce da duro
che la facevano ogni volta sciogliere
Gianny e lei erano eleganti,
raffinati a modo loro,
superiori alla media,
andavano ai party e svuotavano bicchieri e piatti
con invidiabile charme,
tanto pagavano gli altri
Gianny e la sua donna erano così
repellenti al punto giusto

giovedì 11 luglio 2013

Romoald ne aveva piene le scatole

Romoald avrebbe voluto mandare tutti al diavolo!
Gridare in faccia ad ognuno:"Siete solo dei subdoli, ipocriti e falsi!"
Avrebbe voluto dire:"Ma chi credete di essere?"
"Siete solo dei ridicoli esseri che si nascondono dietro finte barriere, 
facendo i gradassi inutilmente"
Avrebbe voluto dire a quello stupido che la sera prima giocava a fare la star, 
perché il giorno dopo si prostrava a convenienza per un po' di visibilità
Voleva dire all'altra:
"Guarda che sei proprio brutta con quella trippa che straborda dalla maglietta!"
Si credeva intelligente e brillante ma era brutta,
uno schiaffo all'idea di bellezza 
E poi lui, ricco e megalomane...
Avrebbe voluto dire e gridare questo e tanto altro,
per ore!
Poi però andava ogni volta a dormire
ridendoci su e commiserandoli in silenzio


    Mrluis

giovedì 13 giugno 2013

Barry e i sorrisi

Barry non amava i sorrisi,
che fossero d'altri o i propri
Barry amava piangere,
senza farsi scoprire,
tenere sempre il broncio.
Del resto si chiedeva
che motivo ci fosse per ridere
Non sopportava i ghigni
Andava in giro
cercando di debellare i sorrisi,
guardando con aria cagnesca,
facendo di tutto per non sorridere,
ripetendosi in testa
- cosa avranno da sorridere -
Barry non amava i sorrisi,
che fossero d'altri o i propri,
amava semplicemente,
intimamente
sentirsi felice


  Mrluis

mercoledì 12 giugno 2013

Sul trespolo a guardare


Sul trespolo
attento a guardare
le miserie umane,
grigio, rigido,
con gli occhi sbarrati.
silenzioso,
sarcastico,
pensieroso
imbarazzato,
stordito,
da tanta imbecillità
Il manto pomposo,
la forma tonda
perfetta
Osservare
a destra
a sinistra
l'andare
e il venire,
dritto e ordinato
Le frasi
ogni volta banali,
la falsità,
le illusioni,
la stupidità,
del mondo incravattato
che avrà più successo
di chi sta sul trespolo
Imperterrito
aggrappato
rimane a guardare


   Mrluis

venerdì 7 giugno 2013

Jonstudens e la gente


Jonstudens pensava argutamente
che la gente arrivava ogni volta allo stesso punto
il famoso punto di non ritorno
Lei invece la sapeva lunga,
anticipava gli eventi,
aveva ogni volta la risposta
e prendeva la vita per la coda
La coda? Bah...
Jonstudens, la ragazza arguta
che non capiva la gente
o non era capita dalla gente

     
             Mrluis



giovedì 6 giugno 2013

Jack Frosten e la vita


Jack Frosten borbotta sempre,
dice che non sopporta di essere ignorato,
dice che non vuole essere un peso,
non vuole neanche affogare nella miseria umana
Loro peró non lo capiscono
e Jack alla fine si irrigidisce,
perde di vista le cose importanti
davvero importanti
che ancora deve ben capire quali sono

 
     Mrluis

mercoledì 5 giugno 2013

L'interminabile gavetta


Quanti anni di gavetta servono?
Uno
Due
Tre
dieci...
non bastano?
Accumulare esperienze
avere i titoli giusti
E le scienze politche?
Cosa farai, il politico?
Battuta intelligente di chi crede di averla fatta per la prima volta
Andiamo al nord?
No, al sud peró all'estero
c'è più fascino,
perché no in America?
Avere un posto sicuro
uno stipendio fisso
la polo a righe e l'iphone,
il ciuffo revival,
la macchina a rate
e le ultime hits nella chiavetta, da ascoltare in auto
Orari flessibili
il fine settimana nei posti in
e poi magari  pippare
ma che non lo sappia nessuno
Volere anche il suv bianco ed un camice in tinta
atteggiarsi a signore, avendo solo 30 anni....
e facciamola questa gavetta allora!


    Mrluis

sabato 1 giugno 2013

Triste a Pechino


Triste a Pechino
fardelli di precarietà
troppo ingombranti
la prima città più lontana
da prendere come meta
l'euforia
l'eccitazione
scappare!
Scappare da luoghi obsoleti
sempre più minuscoli
Perdersi nell'immensità 
della giungla civilizzata
cercando il sorriso
perso nell'uniformità
di luoghi sempre più ameni
Triste a Pechino... Sì
ma almeno a Pechino


       mrlusis